1
2
 
  
La cupola del duomo di S.Maria del fiore

La cupola del duomo di S.Maria del fiore

Nel 1418 Filippo Brunelleschi vinse concorso per la costruzione della cupola del Duomo di Firenze.
Lo spazio da coprire con la cupola era troppo grande per la tecnologia del tempo. Brunelleschi si recò a Roma per studiare il Pantheon ed i monumenti antichi e capire le leggi matematiche ed ingegneristiche che li regolavano. Con il suo genio Brunelleschi riuscì a risolvere tutti i problemi costruttivi della cupola già in fase di progetto.
Ideò un sistema costruttivo AUTOPORTANTE: le impalcature non poggiavano a terra ma sul tamburo ottagonale e la cupola venne costruita con due calotte fra loro collegate, anch'esse autoportanti grazie all'utilizzo di elementi verticali e orizzontali e alla posa dei mattoni “a spina di pesce”. Quindi man mano che la cupola veniva costruita, stava già in piedi da sola.
La cupola è di forma ogivale e poggia su un tamburo ottagonale finestrato con oculi. Su ogni angolo del tamburo si innesta un costolone di marmo bianco. Gli otto costoloni dividono la cupola in otto vele, ciascuna formata da due strati di muratura (la cupola infatti è costituita da due calotte).
Nella parte superiore costoloni e vele terminano con un anello di marmo, anch'esso a pianta ottagonale, coronato da una costruzione a forma di tempietto chiamata lanterna. Dalle finestre alte e strette della lanterna la luce penetra nella chiesa illuminando la volta della cupola.
Lo stretto spazio tra le due calotte è percorso da scalinate che consentono di salire fino alla lanterna.
La cupola rinascimentale è in perfetta armonia col resto del Duomo la cui costruzione risale ai primi decenni del 1300 che quindi è in stile gotico.
Gli elementi gotici della cupola sono la forma ogivale, le vele e la lanterna.
Il cantiere impegnò Brunelleschi dal 1418 al 1436. Alla fine la cupola risultò talmente maestosa che Leon Battista Alberti la definì "così ampia da coprire con la sua ombra tutti i popoli di Firenze".